Il secondo dei tre appuntamenti sul Natale è stato quello dell’albero di Natale.
ITALIANO
Ho utilizzato i materiali di maestra a righe per la leggenda dell’albero di Natale e la storia dell’abete triste che si inserisce benissimo nel percorso che stiamo svolgendo sulle emozioni.
Le attività proposte per la lingua italiana sono state: comprensione del testo, scrittura e avvio al riassunto.
Abbiamo anche visto due video che raccontavano la leggenda facendo una riflessione sulle immagini e quale importanza hanno nella comprensione durante l’ascolto e la lettura.
Abbiamo realizzato una specie di libricino all’interno del quaderno creando una cornice di alberi di Natale.
GEOMETRIA – ARTE
Quanti tipi di alberi di Natale sai disegnare?
I bambini hanno spiegato i modi che conoscevano per disegnare gli abeti utilizzando le parole della geometria. Le varie opzioni raggiungevano non più di 5 varianti di albero di Natale.
Abbiamo in seguito osservato i lavori di Melli Stelzl e di Dani DiPirro e alla fine siamo stati capaci di disegnare più di 40 alberi di Natale diversi!
Il famoso ispettore Drillo aiuta i bambini a riconoscere in varie situazioni come la nostra interpretazione dei fatti produca un’emozione che fa cambiare il nostro stato d’animo e anche il nostro corpo.
Attraverso la lettura delle indagini di Drillo quest’anno scopriremo come riconoscere le 10 emozioni principali e ne identificheremo l’intensità attraverso l’emozionometro.
Per verificare i nostri traguardi giocheremo con le carte delle emozioni in questo modo:
a coppie
si gira una carta per volta dal mazzo
a turno si cerca di indovinare quale emozione ci sia rappresentata, motivando la scelta – esempio: Rabbia perché le sopracciglia sono inarcate, le labbra sono serrate, lo sguardo è infuriato….
infine si deve esporre almeno 2 modi (o ricette) per risolvere quell’emozione – esempio: due modi per sconfiggere la paura, per regolare la tristezza, per essere gioiosi, ecc.
Questo divertentissimo libro di Drew Daywalt, illustrato da Oliver Jefferson, racconta la storia di come e perché un giorno i pastelli di Ducan si siano ribellati smettendo di colorare. Ogni pagina è una lettera scritta da un colore diverso che protesta perché lavora troppo, perché si sente trascurato, perché Duncan lo usa solo per fare i contorni o perché si sente meno importante di altri colori.
Si può leggere in classe o ascoltare la lettura animata di Books alive su YouTube:
E’ un libro che si presta a tantissime attività interdisciplinari.
Ve ne propongo alcune di lingua inglese e italiana:
TIPOLOGIA: testo espressivo-emotivo
GENERE: epistolare – lettera
VOCABULARY – VERBS: quit, work, be, fill, color, write
GAME – BUILD UP VOCABULARY: scrivi tutti gli oggetti che conosci di colore…/ tempo: 2 minuti/vince chi ha scritto più parole
IDIOMS: I’m going to completely lose it: perdere la calma / Don’t get me started: esclamazione per introdurre un argomento che non ci piace / Give me a break: dammi tregua / Driving us crazy: ci fai diventare matti
SPEAKING: which is the happiest crayon in your pencil case? / Which is the saddest? / and the most tired? / and the angriest? / why?
WRITING: write a letter to your best friend
COMPRENSIONE DEL TESTO: qual è il messaggio dell’autore? / che cosa hai capito di Ducan leggendo questo libro?
INFERENZE: in quale delle lettere c’è del sarcasmo? / che cosa intende dire realmente il pastello? / come lo hai capito?
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITÀ: dopo la lettura discutere in classe di come tutti i pastelli siano diversi tra loro ma anche uguali. Portare i bambini a confrontarsi esponendo come e perché siano tra loro uguali e diversi. Individuare ed esplorare i sentimenti dei vari pastelli: come si sente il colore….? tu come ti saresti sentito? cosa avresti detto a Ducan?
EXTRA IDEA: 1) testo fantastico: che cosa scriverebbero il tuo temperino, il tuo righello, la tua penna rossa e la tua matita se potessero farlo? 2) testo argomentativo: quale pastello dovrebbe smetter di colorare secondo te? Perché?
Ci sono anche moltissimi materiali già pronti in rete. Eccone alcuni che ho selezionato per voi:
Ho scoperto da poco che questo tipo di arte si chiama agamograph.
Prende il nome dal suo inventore, lo scultore israeliano Yaacov Agam. Le sue opere sono famose per creare effetti ottici grazie al movimento. L’agamograph è un disegno tridimensionale che cambia a seconda del lato da cui lo guardi.
Per San Valentino a scuola creeremo tanti agamograph a tema per riempire i davanzali del nostro lungo corridoio. I ragazzi di quinta stupiranno i bambini più piccoli della scuola con questi effetti ottici diffonderanno messaggi d’amore e gentilezza.
Ecco come fare:
Stampa il template, colora e ritaglia lungo le linee entrambi i disegni. Nel materiale scaricabile si trova anche una matrice vuota su cui poter disegnare ciò che si vuole.
Incolla su un foglio bianco le striscioline dei due disegni in modo alternato. Poi piega il foglio a ventaglio.
Il tuo agamograph è pronto.
Scarica il template di San Valentino e quello vuoto da qui:
Questa attività è un semplice gioco che si può fare in classe spostando i banchi, in corridoio, cortile e palestra.
Gli allievi devono mettersi in cerchio, quando l’insegnante legge una delle frasi presenti nel materiale, chi si sente coinvolto deve fare un passo verso il centro del cerchio. Si può fare anche stando in riga e facendo dei passi in avanti oltre una riga segnata per terra.
Gli obiettivi di questa attività sono:
comprendere come si sentano gli altri quando sono presi in giro, bullizzati, esclusi
identificare quando i nostri comportamenti feriscono gli altri e prendersene la responsabilità
aumentare l’apprezzamento di tutte le diversità e unicità presenti nella propria classe
Si conclude il gioco con uno scambio di complimenti sinceri e ragionati.
In seguito si distribuisce la scheda di riflessione che deve essere completata individualmente e poi si termina l’attività condividendo e commentando insieme quanto scritto.
Questa settimana in classe vedremo il film “La stella di Tata e Andri”, il primo film di animazione europeo sull’Olocausto e ha vinto vari premi tra cui il prestigioso Rockie Award in Canada.
E’ molto toccante e tratta il difficile tema dell’Olocausto in modo semplice, intelligente e delicato. E’ un film animato adatto ai bambini di tutte le età. La durata di soli 28 minuti lo rende facilmente fruibile a scuola in un’ora di lezione a cui può poi seguire un’attività ad hoc.
Per i miei allievi ho preparato un’attività di riflessione e scrittura che dividerò in tre momenti:
Attività individuale: i bambini compilano la scheda individualmente scrivendo le proprie riflessioni
Attività in gruppo: i bambini confrontano le proprie idee, riflessioni, opinioni con i compagni di gruppo, e organizzano una presentazione per la classe
Esposizione: ogni gruppo espone ai compagni di classe quanto emerso da dibattito interno al gruppo.
Infine si procederà con l’autovalutazione dell’attività.
Avere una mentalità pronta alle sfide aiuta a superare la negatività e incoraggia a perseverare di fronte al fallimento, alle difficoltà e agli errori facendoci concentrare su ciò che siamo in grado di raggiungere. Per questo è molto importante allenare i nostri allievi nell’esercizio di pensieri che li conducano in questa direzione.
Vi propongo qui un’attività che ho fatto recentemente con i miei studenti.
I testi informativi-espositivi sono i più difficili da comprendere perché richiedono al lettore la capacità di individuare i concetti importanti, saperli collegare, analizzare, sintetizzare o rielaborare in una produzione orale, in una mappa, in una presentazione, ecc.
Prima di affrontare il testo informativo in classe ho proposto un’attività che portasse gli allievi ad avere un assetto mentale rivolto alla crescita e alla positività.
In un secondo momento abbiamo preso in analisi le pagine dei libri di scienze, storia, geografia per individuare i tratti che contraddistinguono il testo espositivo informativo. Ho scritto alla lavagna le osservazioni dei bambini e poi li ho invitati ad utilizzarle per realizzare una mappa sulle caratteristiche del testo informativo. Ognuno ha scelto il proprio stile.
Ogni gruppo ha ricevuto un testo da analizzare sul macro argomento “Internet, social network, fake news” e la scheda di lavoro che vedete qui sotto.
Questo slideshow richiede JavaScript.
Infine ogni gruppo ha esposto alla classe il proprio testo e l’analisi svolta. Con le conoscenze acquisite abbiamo attivato una conversazione interessante sulle tematiche delle fake news e social network con particolare riferimento all’attualità.
Da quando ho iniziato ad insegnare inglese nella scuola primaria ho iniziato ad amare i picture books. Sono una fonte di grande ispirazione.
Da un libro possono nascere lezioni, unità didattiche e interi corsi. I bambini li amano e adorano ascoltare la lettura di un bel libro. Sono uno strumento economico in termini di costi, pianificazione e parole, ma hanno una potenza evocativa che pochi altri strumenti riescono ad avere.
Ci sono tre siti che meritano di essere salvati tra i preferiti perché forniscono anche suggerimenti e risorse per insegnanti:
Una vastissima libreria di picture books animati e digitali è Vooks. Il sito offre una versione free trial di 30 giorni dopo i quali richiede di abbonarsi per 4.99 dollari al mese. Ho utilizzato molto questo sito durante il lockdown perché regalava l’abbonamento annuale agli insegnanti. E’ davvero una riserva inesauribile di libri per tutte le fasce di età ed argomenti, ben animati e con la trascrizione simultanea che aiuta molto i bambini nell’esercizio della lettura in L2. Per molti testi ci sono attività già pronte e risorse da utilizzare in classe. E’ perfetto per essere integrato nelle piattaforme Educational.