L’anno scorso alla mia classe quarta ho consigliato alcuni titoli per le vacanze estive. Sono piaciuti e mi sono stati utili quando in quinta abbiamo affrontato alcuni argomenti di cui i bambini trovavano collegamenti con concetti che aveva appreso dalle loro letture sotto l’ombrellone. Ho deciso quindi di tenere nota delle bibliografie e delle collane che ho trovato in modo da avere sempre un elenco aggiornato. Condivido le mie ricerche con voi.
Un gioco pensato per la scuola media ma che potrebbe essere utilizzato a fine quinta come sfida tra classi parallele per valutare le competenze in uscita in modo divertente e coinvolgente. Al link riportato trovate anche tutte le istruzioni di gioco, le domande e le soluzioni.
Un argomento cult per chi insegna storia alla scuola primaria in classe quarta sono gli Egizi .
Qui a Torino siamo fortunati ad avere un museo splendido da dove prendere ispirazione per le nostre lezioni.
Nella visita di quest’anno sono stata attratta dalla vetrina in cui c’è la scatola di un famosissimo gioco del tempo: la Senet.
Ho trovato un laboratorio offerto da Bachalòm Teatro di Torino che proponeva questi giochi. E’ stato un percorso davvero appassionante.
Ci siamo divertiti tantissimo. In seguito al laboratorio abbiamo deciso di organizzare un vero e proprio torneo di Senet, con tanto di girone di andata e di ritorno. Il torneo si giocherà nei momenti liberi e durante l’intervallo e lo abbiamo chiamato “il torneo del faraone”.
Ho proposto ai bambini un’attività creativa: realizzare il gioco con materiali di recupero. Hanno realizzato tante Senet originalissime.
Ecco come fare per preparare l’occorrente:
Stampare il tavoliere e renderlo resistente (plastificandolo, attaccandolo su un cartoncino o supporto rigido):
Gioca un paio di partite a casa prima di arrivare in classe.
In classe proietta le regole sulla smartboard e spiegale facendo alcune domande per verificarne la comprensione.
Forma le coppie e consegna il tavoliere, le pedine e i bastoncini. Chiedi loro di preparare il tavoliere, ascolta e rispondi alle loro domande e poi falli subito iniziare con una partita di prova.
Gira tra i banchi per risolvere eventuali dubbi.
E’ un modo divertente per fare storia in modo inclusivo stimolando creatività e problem solving.
Dopo aver portato la borsa magica per presentare la consonante M, piena di oggetti che iniziavano con M, questa volta ho chiesto ai bambini di cercare a casa qualche piccolo oggetto il cui nome inizi con R. Questa volta sarà il loro turno di riempire la borsa.
I bambini hanno iniziato a pensare, poi qualcuno mi ha detto: “Porterò una renna!” e io ho risposto di non essere sicura possa entrare in classe una renna. Poi ho trovato da Flying Tiger questo cappello ….
Domani, quando i bambini saranno pronti al lavoro, inseriremo i loro oggetti nella borsa magica della R, nominandoli e dicendo a voce alta la sillaba con cui iniziano.
Poi dirò loro che la preside ci ha dato il permesso di portare una renna vera in classe (piccolo scherzetto) e di averne portata una direttamente dalla Lapponia nella nostra scuola.
Uscirò dall’aula con l’aiuto di un collaboratore scolastico dicendo di andare a prenderla in cortile, indosserò il cappello e poi rientrerò per far ridere i bimbi e prepararli alla storia a tema inclusione che ho scritto. La storia si può personalizzare inserendo il nome della propria scuola e classe per renderla ancora più coinvolgente per i bimbi.
Leggerò la storia indossando il cappello da renna e impersonando la maestra della storia.
Con l’AI ho realizzato un’immagine da lasciare come sfondo al racconto:
Con l’applicazione Colorscape l’ho trasformata in un disegno da colorare per l’attività che seguirà la lettura:
In seguito i bambini eseguiranno alcune attività sul quaderno: prima incolleranno e coloreranno nel disegno della storia le parole che iniziano con le sillabe della R (ramo, renna, rinoceronti, rose, ruspa), poi scriveranno le parole attorno al disegno collegandole con una freccia all’elemento corretto. La sillaba iniziale sarà scritta in rosso.
Scriveranno poi una pagina di RA e RAMO incollando al fondo della pagina la figurina corretta ritagliandola dalla scheda e così via per le altre sillabe.
Infine faranno un lavoro di ricerca e riconoscimento delle sillabe nella storia, colorandole come indicato.
Ho distribuito ogni coppia di bambini un dado e questi materiali:
Per giocare ogni bambino deve a turno tirare il dado, leggere a voce alta la sillaba che si forma unendo la consonante, in questo caso la M, alla vocale che appare sulla faccia del cubo.
In seguito registra il dato sulla tabella con una crocetta. Poi passa il dado al compagno di gioco. I bambini si accorgeranno che alcune sillabe avranno molte più crocette. Nel caso della foto ci sono molte ME perché nel dado sono presenti due facce con la vocale E. Invitiamo i bambini a scoprirlo da soli.
Iniziamo con il riempire una borsa “Magica” con oggetti che iniziano con la consonante da presentare.
In classe facciamoci recapitare la borsa da un collaboratore scolastico e agiamo sull’effetto sorpresa come se fosse un pacco inaspettato, questo accenderà la curiosità dei bambini. La prima borsa che arriva deve avere anche un biglietto di presentazione (es. per la Maestra Sabrina e per i suoi fantastici alunni).
La prima consonante che presenterò è la M, quindi di seguito trovate un esempio con la consonante M.
Nel biglietto che accompagna la borsa Magica ci sarà scritto ben visibile “per la Maestra”. Ogni volta che leggerò la M cercherò di accentuarla.
Procediamo con il tirare fuori gli oggetti nominandoli e rimarcando il suono iniziale di parola. Poi chiediamo ai bambini di aiutare la maestra a risolvere l’enigma: quale sarà la cosa che accomuna tutte queste cose? Qual è il messaggio nascosto in questa lettera?
Dopo vari tentativi i bambini arriveranno a dire che tutti gli oggetti iniziano con M.
Propongo poi il testo:
e li faccio esercitare a tracciare la lettera seguendo i numeri e le direzioni, prima seguendo la M disegnata sulla borsa, poi nell’aria con la bacchetta magica o il dito, in seguito con vari modi: realizzandola con il collage, nella farina di polenta, con il pongo, ecc.
Propongo la fusione della sillaba attraverso esercizi orali e di lettura guidata:
Per ultimo nel testo precedente i bambini dovranno cercare e colorare le sillabe seguendo il codice colore proposto qui sopra.
La bacchetta servirà nella scrittura per tracciare nell’aria, sul foglio, sulla farina o polenta il tratto delle lettere o dei numeri, per fare i salti quando si dovrà staccare la matita dal foglio, invece nella lettura per tenere il segno, indicare e isolare le lettere.