Nel periodo di Halloween abbiamo studiato questo genere letterario che ha appassionato molto i bambini. Non sapevo che molti di loro amassero i film horror e le loro conoscenze in ambito cinematografico sono state utili per analizzare anche i testi scritti.
Abbiamo costruito insieme quest’isola anchor chart per fissare nella mente le caratteristiche principali di questo genere.
Abbiamo poi analizzato verbalmente il sentimento della paura e scritto alcuni testi.
Nel sito www.fluentland.com ho trovato questa bellissima anchor chart per introdurre gli avverbi di frequenza all’interno del topic Daily routine.
In classe l’abbiamo realizzata in orizzontale e utilizzata per descrivere le nostre abitudini alimentari.
In seguito agli esercizi di speaking e writing ci siamo esibiti in una Tik Tok challenge in cui, gli allievi che sono iscritti al social e lo utilizzano regolarmente, si sono sfidati creando balletti a tema “My diet”.
Ai video dovevano aggiungere il testo (frasi al simple present contenenti avverbi di frequenza) e colonna sonora ad hoc in lingua inglese. Gli allievi non iscritti al social network hanno fatto i giudici di gara e hanno votato i vincitori. I criteri di voto sono stati: 1) rispetto dei parametri assegnati nel compito, 2) creatività, 3) correttezza della parte scritta, 4)scelta musicale.
E’ stata anche una buona occasione per parlare di social network, sicurezza e salute online, rischi, dipendenze e potenzialità di questi mezzi.
Quando si tratta di insegnare a parlare per capirsi, per sostenere in modo rispettoso e responsabile una conversazione… alla scuola primaria come si fa?
In realtà è più semplice di quanto si pensi.
Innanzi tutto creiamo delle conversazioni in modo intenzionale su argomenti specifici dove gli studenti siano invitati a commentare il contributo dei compagni, chiarire o chiedere spiegazioni, riassumere, obiettare, assicurarsi di aver capito.
Forniamo loro l’incipit di frasi utili ad affermare, dissentire, riassumere, ecc. affinché possano rendere la loro conversazione un dialogo di valore.
Possiamo, ad esempio, consegnare agli studenti una cassetta degli attrezzi per parlarsi, simile a quella che riporto qui:
Quando gli studenti partecipano al dialogo utilizzando questo tipo di frasi riescono ad andare con il pensiero più in profondità e si arricchiscono vicendevolmente.
Questa cassetta degli attrezzi può diventare un cartellone da tenere sempre appeso al muro o, in epoca di Covid, un anchor chart personale da far tirare fuori tutte le volte che desideriamo i nostri allievi abbiano un ruolo attivo nel processo di apprendimento.
In questo modo gli studenti devono davvero concentrarsi nell’ascolto del pensiero dei compagni e sono incoraggiati ad osare con il pensiero, a dissentire rispettando il proprio interlocutore, ad arricchire con dettagli la propria opinione.
Avere degli strumenti pronti sarà di aiuto anche a quegli allievi che si sentono ansiosi quando si tratta di parlare in pubblico perché sono timidi o perché non di madrelingua italiana e hanno bisogno di sostegno linguistico per dare voce ai propri pensieri.