L’ARTE DEGENERATA: un viaggio attraverso l’arte per parlare di discriminazione

L’arte degenerata è un termine utilizzato nel periodo della Germania nazista per denigrare e vietare le opere d’arte considerate “degeneri” o non conformi agli ideali del regime. Questo concetto riflette il tentativo del regime di controllare l’espressione artistica e imporre un’estetica rigidamente definita. Introdurre il tema dell’arte degenerata può essere un’occasione per far riflettere gli studenti sull’importanza dell’arte come veicolo della libertà di espressione e sulla sua relazione con la società e la storia. Mediante un percorso didattico, si possono esplorare le opere bandite dal regime nazista e introdurre il concetto di libertà artistica, incoraggiando gli studenti a esprimersi liberamente attraverso la propria creatività.

FASI

1-CONOSCIAMO GLI ARTISTI

  • Selezionare l’arte di alcuni artisti tra quelli banditi dal regime nazista. Io ho proposto: Paul Klee, Pete Mondiran, Marc Chagall, Vasilij Kandinskij.
  • Mostrare un breve video e procedere con le attività pratiche: vedi i seguenti articoli in cui propongo una selezione di video che ho utilizzato (Mondrian, Klee, Chagall, Munch)

2-L’ARTE DEGENERATA

  • Introdurre l’argomento della giornata della memoria con un albo illustrato. Io ho scelto “La Shoah raccontata ai bambini” di P. Valentini e C. Abastanotti ed. Becco Giallo
  • Storytelling: raccontare quello che è successo alle opere degli artisti che conoscono durante la mostra di Monaco. Vedere e commentare insieme a loro il video:
  • Lavorare sui testi e sulle opere presenti nel materiale utilizzando la smartboard per mostrare le opere in grande:

L’arte degenerata – materiale scaricabile:

3- ORGANIZZARE UNA MOSTRA D’ARTE “RIGENERATA

Alla fine del percorso e di confronti sull’importanza della libertà di espressione e della diversità utilizzare le opere realizzate dagli allievi per allestire una mostra che racconti attraverso l’arte anche la storia degli uomini che hanno combattuto per difendere la bellezza, la libertà e il bene.

La mia idea è quella di realizzare una sorta di linea che unisca gli artisti, la linea della speranza, attraverso la quale si snodano le loro vite, quello che hanno subito e la bellezza che ci hanno regalato. Questa linea arriva fino a noi che abbiamo realizzato le opere nello stile degli artisti che abbiamo rigenerato e che, a loro volta, ci hanno rigenerato, accendendo in noi la creatività e la speranza di un mondo migliore.

HO VISTO UN BELLISSIMO PICCHIO

“Nel 1939 avevo otto anni. Ogni giorno, durante l’estate, ho scritto una frase su un quaderno. Qualcosa che era successo a me. Era il mio compito per le vacanze. Quel quaderno l’ho conservato fino a oggi”.

Così comincia il libro “Ho visto un bellissimo picchio” di Michal Skibinski (con le illustrazioni di Ala Bankroft).

Con pochissime parole (7-8 parole) il bambino riesce a descrivere i giorni della sua estate dove alle passeggiate nel bosco e fino al ruscello si uniscono le scoperte della bellezza della natura (“Ho visto un bellissimo picchio”, “ho trovato un grosso bruco e l’ho portato in giardino” “ho catturato una vespa con un bicchiere”). Le parole sono colorate, piene di meraviglia e stupore, ma andando avanti nella lettura del libro affiorano le prime tonalità scure (“mio fratello si è ammalato”) finché il protagonista torna a Varsavia dove si immerge nella ripetitività di cose già fatte e viste. Poi un giorno, all’improvviso, sul diario vengono annotate poche parole, che risuonano cento volte più forte dei temporali che ha vissuto in vacanza: “E’ iniziata la guerra”. Da lì la situazione precipita tra “aerei che volano senza sosta”, “bombe sganciate vicino a casa nostra”, “colpi di cannone” e “schegge di granata”.

Nell’ultima frase che chiude il libro “Varsavia si difende con coraggio” sono passati pochi giorni dall’invasione della Polonia da parte dei tedeschi ma è come se il bambino di 8 anni fosse diventato improvvisamente adulto. “Varsavia si difende con coraggio” sono le parole di chi ha bruciato troppo presto le tappe della sua infanzia e adesso, con il coraggio, la speranza e la forza della volontà, è pronto a difendere la sua terra.

ATTIVITA’ da svolgere in classe:

Per prima cosa compiere alcune anticipazioni: cosa capisci dal titolo? e dalla copertina? secondo te di che cosa racconterà questo libro? da cosa l’hai capito?

Poi leggere il libro e lasciare che i bambini ipotizzino che tipo di libro sia: chi potrebbe averlo scritto? in quale occasione? da cosa l’hai capito? come si chiama un libro scritto così?

Mostrare le bellissime immagini dell’albo, magari attraverso una presentazione o un genia.ly (se volete potete usare quello che ho realizzato io cliccando qui: “Ho visto un bellissimo picchio” ) e riflettere con i bambini sulle immagini, sui colori usati e sul connubio immagini/frasi.

Soffermarsi sulle frasi che contengono particolari aggettivi e su come risultino meno significative se togliessimo quell’unica parola:

“C’è stato un terribile temporale” / “C’è stato un temporale”

“Abbiamo fatto una piacevole passeggiata” / “Abbiamo fatto una passeggiata”

Riflettere sulla vita di questo bambino prima e dopo lo scoppio della guerra e sulla nostra vita in un paese in cui regna la pace: come pensate fosse prima della guerra? e dopo? come sono cambiati i colori delle illustrazioni? come pensi possa cambiare la tua vita se scoppiasse una guerra? che cosa non potresti più fare? che cosa pensi dovresti fare?

Dopo la lettura e le riflessioni ascoltare la recensione di questa bambina e confrontare ciò che dice con quello che è emerso nella conversazione svolta in classe.

VIDEO DA ASCOLTARE

Infine proponiamo ai bambini di realizzare un diario per una settimana. Possiamo fornire il template che allego o spiegare come realizzare il loro albo illustrato della settimana. Per i miei alunni di seconda proporrò di utilizzare almeno un aggettivo insolito, ma calzante, per ogni frase e di accompagnare la frase con un disegno a tutto campo, colorando tutto il foglio, senza lasciare nessuno spazio vuoto. L’uso del colore deve essere dettato dalle emozioni provate nel momento descritto dalla frase.

Discipline: ITALIANO-ARTE-INGLESE

Nella descrizione ho indicato come utilizzare questo materiale in una classe seconda/terza. E’ però facilmente adattabile a qualsiasi classe aumentando il livello della consegna (es. ogni frase deve contenere almeno un aggettivo e un avverbio, ecc) o potrebbe essere utilizzato in lingua inglese con la richiesta di scrivere per ogni giorno una semplice frase contenente gli aggettivi/le strutture studiate (es. there is/are, it is/They are…ecc.).

Inoltre sarebbe interessante continuare l’attività con l’idea della mia collega Carlotta Frigerio ovvero proporre un confronto con altri diari redatti da bambini durante il tempo della guerra, trovate alcuni esempi ai seguenti link:

children’s diaries

quaderni aperti

archivio quaderni

Inoltre si propone questo testo nel quale la guerra viene raccontata attraverso il disegno:

Ho disegnato la guerra

Per renderlo un compito ancora più autentico sarebbe interessante fare uno scambio dei diari prodotti da classi di scuole diverse (una sorta di gemellaggio). Le classi potrebbero leggere i diari prodotti dai loro compagni e inviare i propri, si potrebbe definire un formato digitale per lo scambio (es. ebook, presentazione genial.ly, canva, google slide…) e poi intraprendere una corrispondenza finalizzata alla condivisione delle proprie impressioni sui diari letti.

POLAR BEAR – by Eric Carle

POLAR BEAR -ERIC CARLE – attività di speaking-listening-reading e writing basate sul libro

In classe seconda abbiamo già affrontato animali e parti del corpo perciò ho deciso di leggere ai bambini questo libro per iniziare ad associare alle parti del corpo alcuni verbi come ad esempio to HEAR a EAR facendo notare bene la differenza nel suono di queste due parole così simili per noi italiani.

Questo libro offre la possibilità di lavorare sulla struttura:

WHAT DO YOU…..?

e di ripassare nomi di animali, parti del corpo, aggettivi come BIG-SMALL-SHORT-LONG, e i colori.

Ho introdotto anche le strutture IT’S e IT HAS GOT facendo domande alle quali i bambini dovevano rispondere pagina per pagina WHAT ANIMAL IS THIS?…HOW MANY TAIL HAS IT GOT?

ATTIVITA’ DI LISTENING AND SPEAKING

Ho realizzato un genial.ly con le pagine del libro e ho realizzato degli audio divertenti per i versi degli animali. Ovviamente non sembrano per niente i versi veri degli animali del libro, ma i bambini si sono divertiti tantissimo a fare la domanda ad alta voce per sentire quale fosse il verso strano che avevo preparato. Durante l’attività ho utilizzato la SMARTBOARD con il genial.ly e anche il libro cartaceo.

Leggi il libro con questo genial.ly: POLAR BEAR POLAR BEAR WHAT DO YOU HEAR?

La lettura procede così: la maestra fa gli animali e la classe fa la domanda.

students: Polar bear, polar bear what do you hear?

teacher: I hear a lion roaring in my ear.

Prima di procedere con la lettura ho sempre posto queste domande:

  1. What animal is this?
  2. What color is it?
  3. How many legs has it got?
  4. (pointing a part of the body) What is it?
  5. Has it got a big or small nose…(or an other part of the body)?

I bambini sono stati invitati a rispondere con:

  • IT’S…
  • IT HAS GOT…
  • IT’S A……

ATTIVITA’ DI READING AND WRITING

La prossima lezione sarà dedicata al reading and writing con l’utilizzo di questi esercizi che ho creato con Canva: