“Quando tutto questo sarà finito avrò imparato che ci si può divertire anche solo facendo una passeggiata” (Andrea)
Se siete alla ricerca di una bella e significativa attività per concludere l’anno scolastico vi consiglio di provare l’esperienza della “Capsula del tempo” a testimonianza di questo indimenticabile momento storico.
Ispirata dalla bellissima proposta “Diario dei giorni speciali” della maestra Larissa, ho proposto ai miei allievi di costruire in due settimane la loro capsula del tempo.
Ho chiesto loro di utilizzare i materiali e le forme che preferissero per realizzare il contenitore in cui inserire oggetti, documenti e testi che rappresentassero meglio la loro vita ai tempi del coronavirus. La capsula doveva essere concepita per durare nel tempo e per essere lasciata come ricordo a quegli adulti che i nostri allievi diventeranno.
I bambini hanno realizzato capsule di tutti i tipi: alcuni hanno plastificato l’intero lavoro per renderlo duraturo, altri hanno decorato delle scatole, altri hanno creato un’enorme busta da lettera indirizzata al se stesso del futuro, altri hanno fatto un enorme poster o lapbook, insomma hanno scatenato la loro creatività e fatto un profondo percorso di riflessione sulle proprie emozioni.
Si sono organizzate delle video-lezioni apposite per la presentazione dei progetti, nelle quali ogni bambino ha letto ciò che ha scritto (le proprie lettere, l’intervista ai genitori, etc) e ha mostrato gli oggetti che aveva deciso di mettere nella capsula spiegandone il perché.
Nelle capsule i bambini hanno inserito i loro desideri, hanno scritto le cose a cui hanno dovuto rinunciare e le speranze che custodiscono nel cuore. Sono stati dei momenti estremamente commoventi. Ne siamo usciti tutti molto arricchiti.
Ho pianto e riso e sono stata molto orgogliosa dei piccoli grandi insegnamenti che i miei allievi sanno sempre darmi.